Da una società in movimento riparte la sinistra

Di Serena Spinelli Martedì 19 Dicembre 2017 16:35 Stampa

Mi sono sempre pensata come una donna di sinistra, è sempre stato così e ho sempre ritenuto fosse giusto così. Giusto avere quell’idea del mondo, quel modo di pensare il mondo: le diseguaglianze non sono ineluttabili, né dovute al destino; chi è di sinistra deve pensare a quali scelte possono ridurle. Il lavoro è dignità, chi è di sinistra si deve porre l’obiettivo di trovare un modo per conciliare i diritti di chi lavora con il mondo del lavoro che cambia. Chi è di sinistra e ha la fortuna di svolgere un ruolo sul territorio in cui vive deve provare a elaborare idee perché le persone possano avere una buona qualità della vita, in termini di servizi, di luoghi in cui incontrarsi, di mobilità, indipendentemente dalla loro posizione sociale. Sempre con l’idea che ci si salva collettivamente e non da soli, che le diversità sono una ricchezza, non un limite.

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