giornalista, studioso di geopolitica dell’Europa centrorientale, è direttore dell’OSME (Osservatorio Sociale Mitteleuropeo).
Le più recenti valutazioni della Commissione europea sullo Stato di diritto in Ungheria sono tutt’altro che incoraggianti e sottolineano diverse criticità. Secondo l’istituzione: «L’indipendenza e l’efficacia del consiglio dei media sono a rischio e la trasparenza della proprietà dei media non è pienamente garantita. Inoltre l’importante numero di inserzioni pubblicitarie dello Stato affidata ai mezzi di informazione filogovernativi ha consentito al governo di esercitare un’influenza politica indiretta sui media.
Ininterrottamente al potere dal 2010, Viktor Orbán è attualmente noto per essere uno dei leader europei più impegnati nell’affermazione di istanze identitarie e sovraniste. In questi ultimi otto anni si è speso molto, con l’aiuto dei suoi più stretti collaboratori, per creare in Ungheria un sistema fortemente dirigista, teso al controllo dei settori strategici della vita pubblica del paese.