López Obrador e la vittoria della sinistra in Messico

Di Tiziana Bertaccini Venerdì 16 Novembre 2018 12:16 Stampa

La prima domenica di luglio si sono tenute le più grandi elezioni della storia del Messico che hanno chiuso il primo ciclo della riforma elettorale del 2014.1 Circa 88 milioni di messicani sono stati chiama­ti a votare per il rinnovo dell’esecutivo e del Congresso e sono state celebrate elezioni locali in 30 delle 32 entità federative e 9 governatu­re statali. Le elezioni del 2018 sono classificabili come le più violente della storia per il grado di aggressività politica che ha pervaso il paese mietendo un centinaio di vittime fra politici e candidati locali in un contesto di generale aumento della criminalità che ha superato perfino gli anni più drammatici della guerra al narcotraffico.

 

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