I rischi dell'invecchiamento diseguale

Di Michele Raitano Martedì 28 Maggio 2013 16:20 Stampa

La riforma di dicembre 2011 ha omogeneizzato di fatto l’età di ritiro di tutti i lavoratori senza tenere adeguatamente conto dell’eterogeneità degli individui rispetto alla possibilità di proseguire l’attività lavorativa e alla loro aspettativa di vita. Le ricadute negative di questo nuovo assetto, che accresce il rischio di disoccupazione in età avanzata e avvantaggia chi già ha goduto di uno status socioeconomico più agiato, rischiano di essere considerevoli sia dal punto di vista dell’efficienza del sistema che della sua equità. Andrebbero perciò introdotte riforme complementari nel settore del welfare, nel mercato del lavoro e nel sistema produttivo tali da offrire ai lavoratori più maturi effettive garanzie di occupabilità.

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