La storia (in)finita della democrazia diretta

Di Gian Luca Fruci Martedì 28 Maggio 2013 16:05 Stampa

L’idea della democrazia diretta, recentemente riproposta dal M5S quale rimedio ai vizi della classe politica e della partitocrazia, ha attraversato la storia dell’Italia postunitaria ed è emersa in vari momenti di crisi, come peraltro dimostrano le vicende editoriali del principale saggio teorico del direttismo italiano, “Gli anciens régimes e la democrazia diretta” di Giuseppe Rensi. Il discorso politico di Grillo e Casaleggio non differisce molto da quello di Rensi e di tutti i fautori della democrazia diretta, che collocano la sua effettiva realizzazione in un altrove sia temporale che spaziale, oggi rappresentato dal web. Il paradosso, non solo italiano, è che questo revival del direttismo riaffiori proprio quando la filosofi a e la storiografia politica stanno invece riflettendo sull’originalità e le potenzialità della democrazia rappresentativa.

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