Il contributo della lingua all’Unità d’Italia

Di Luca Canali Lunedì 06 Dicembre 2010 12:13 Stampa
«Nos sumus Romani, qui fuimus ante Rudini». Questa la frase tramandata da un frammento (377 Vahlen) degli “Annales” di Ennio, autore del primo poema epico in esametri della letteratura latina. Originario di Rudiae, cittadina dell’Apulia, attraverso una carriera movimentata, e anche guerresca in Sardegna agli ordini di Catone il Vecchio (detto anche il Censore), Ennio era giunto a Roma dove aveva intrapreso con successo l’attività di scrittore di vari generi letterari, soprattutto dell’epica: gli “Annales”, di cui rimangono soltanto alcune centinaia di versi, che tuttavia costituiscono una preziosa testimonianza sulle guerre combattute da Roma per la sua difesa e soprattutto per la sua espansione nel centro d’Italia.