Andrea Manciulli

Andrea Manciulli

è presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO.

Per un efficace contrasto alla radicalizzazione jihadista

La sfida a Daesh e al minaccioso terrorismo di matrice jihadista va condotta senza indugio e senza risparmiarsi, non solo rafforzando le tradizionali misure di contrasto e repressione ma anche dotando l’Italia di una normativa all’avanguardia, capace di intervenire preventivamente sul fenomeno. Daesh è qualcosa di inedito nel quadro delle organizzazioni terroristiche del passato. Esso punta a fare proseliti attraverso forme di radicalizzazione che potranno essere arginate con decise risposte culturali, in assenza delle quali, la rabbia sociale e la crisi economica rischiano di sostenere e alimentare la diffusione del fondamentalismo jihadista e accrescere il numero dei suoi promotori.

Europa, una strategia comune contro il terrorismo

Il terrorismo di matrice jihadista è oggi legato soprattutto a due organizzazioni, al Qaeda e lo Stato Islamico. A ben guardare, per quanto siano entrate in competizione tra loro, esse sembrano perseguire, mediante strategie profondamente diverse, il medesimo obiettivo, ovvero la costituzione di un nuovo ordine mondiale che sia costruito attorno a un califfato, in cui dimensione statale e dimensione confessionale coincidano, e che sia in grado di opporsi al mondo occidentale. Questo obiettivo, oggi abbracciato anche dall’IS, era stato delineato già da Osama Bin Laden, il quale aveva tracciato anche la strategia e le tappe attraverso cui perseguirlo. I paesi occidentali e l’Europa in particolare non sono però ancora stati capaci di elaborare una politica comune per far fronte a questo lucido disegno.

Contro il terrorismo le luci non si spengano!

La lotta al terrorismo internazionale ci impegnerà a lungo, in una difficile e complessa sfida per la difesa della sicurezza, della pace e delle istituzioni democratiche. Per farlo servono uno sforzo unitario da parte di tutte le forze politiche e uno scatto in avanti dell’Europa.

Proposte per un sistema di difesa europeo integrato

L’emergere di nuovi rischi e minacce globali, dislocati soprattutto nell’area del Mediterraneo, rende quanto mai urgente reimpostare le
linee strategiche della politica estera italiana nell’ambito della difesa e della sicurezza. L’elaborazione di un nuovo Libro bianco offre pertanto un’opportunità ineludibile per pianificare al meglio la nostra spesa militare e contribuire a rilanciare l’Alleanza atlantica, nella
prospettiva di garantire all’Europa un ruolo decisivo nello scenario mediterraneo. Per ottenere ciò occorre aderire più convintamente alla strategia di smart defence promossa dalla NATO, adottando un sistema di difesa europeo sempre più integrato, tecnologico e veloce.