Guédiguian e l’introspezione intima e politica di chi non si arrende

Di Aldo Garzia Giovedì 14 Giugno 2018 16:13 Stampa

È un film denso, forse troppo. Dove si intrecciano bilanci esistenziali, storie personali e familiari, delusioni politiche e d’amore. “La casa sul mare” del francese Robert Guédiguian (classe 1953, figlio di padre armeno e madre tedesca, regista e produttore di successo) non fa velo della melanconia che si mescola a una accennata nostalgia, almeno per le generazioni che hanno intensamente vissuto le stagioni delle speranze della politica capace di cambiare la realtà dal dopoguerra al dopo Sessantotto.

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