Il movimento per la pace non è un partito

Di Fabrizio Battistelli Giovedì 14 Giugno 2018 15:56 Stampa

Terminata la guerra fredda non è arrivata la pace con i suoi dividendi economici e politici, troppo in fretta annunciati dai politologi liberali, che addirittura avevano salutato la caduta del muro di Berlino come segnale della “fine della storia”. Piuttosto, nel colossale cortocircuito della globalizzazione, che ha messo bruscamente a contatto mondi lontanissimi tra loro, è subentrato il caos. Nel mondo bipolare le due superpotenze si sfidavano, ma in qualche modo governavano anche, con la persuasione o con la forza, le reciproche aree di influenza. Soprattutto, pur nemici dichiarati nella competizione per il primato strategico, in tema di pace e di guerra Stati Uniti e Unione Sovietica condividevano alcuni criteri comuni. 

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