La sinistra vittima del pensiero debole

Di Carlo Buttaroni Giovedì 14 Giugno 2018 11:47 Stampa

Questo contributo ha preso forma mentre la crisi che si è aperta dopo il voto continua ad avvitarsi. Lo stallo dura ormai da quasi tre mesi e ogni giorno si susseguono colpi di scena. È impossibile, al momento, prevedere se nascerà un governo, quanto potrà durare e quali riforme sarà in grado di mettere effettivamente in campo. Sono troppe le variabili in gioco, molte delle quali esogene ai protagonisti politici. Se, al contrario, si tornerà al voto, è difficile immaginare con quali geometrie politiche e quali potrebbero essere gli esiti elettorali. Scomporre le diverse coalizioni e sommare le singole percentuali, cercando di calcolarne il peso elettorale (come si fa ipotizzando un’alleanza elettorale M5S-Lega) è un esercizio inutile, perché questa è l’epoca dei legami deboli e del consenso provvisorio e gli “zoccoli duri” che rappresentavano le basi del consenso dei partiti del Novecento non esistono più.

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