è professore emerito di Diritto del lavoroall’Università di Genova.
Se in termini generali è possibile nutrire dubbi circa la compatibilità costituzionale dell’intero modello di flexicurity che le continue modifiche al diritto del lavoro stanno costruendo il Italia, il Jobs Act, nello specifico, presenta diversi elementi di incoerenza con i principi fondamentali della Carta costituzionale italiana e dell’ordinamento europeo, in merito sia alla scelta del ricorso alla delega legislativa, sia alla disparità di trattamento tra vecchi e nuovi assunti e alla precarizzazione del contratto a tempo indeterminato che va a introdurre.