La debolezza del ruolo dei partiti nel processo di decision-making europeo affonda le sue radici negli anni Cinquanta, nella matrice originaria del progetto comunitario, quando ogni ipotesi di integrazione politica era da considerarsi assolutamente impraticabile. Oggi potremmo essere alla vigilia di un’inversione di tendenza, a patto che i partiti nazionali sappiano ribaltare la prospettiva, funzionale alle dinamiche di politica interna, che ha determinato finora la scelta dei candidati al Parlamento europeo e siano in grado di elaborare una strategia di interessi comuni capace di riassorbire la frattura tra Nord e Sud dell’Europa.