Kemalismo e islamizzazione: linguaggi di legittimazione e di esclusione nella Turchia repubblicana

Di Francesco Mazzucotelli Giovedì 23 Marzo 2017 12:09 Stampa

Nonostante il kemalismo venga spesso presentato come una dottrina politica coesa e compatta, a una più attenta analisi i suoi elementi essenziali sembrano piuttosto raccomandazioni di carattere generale da declinare nel contesto contingente interno e internazionale. Questo utilizzo strumentale alle esigenze del momento è stato applicato in più occasioni anche ad alcuni capisaldi della dottrina kemalista, quali il concetto di identità nazionale, l’idea di laicità e il concetto di neo-ottomanesimo. Alla luce di ciò non solo appare semplicistico ridurre la complessa situazione turca all’antitesi tra una Turchia univocamente kemalista prima dell’avvento di Erdogan e una Turchia islamizzata dopo l’ascesa al potere dell’AKP, ma risulta riduttivo liquidare con le categorie dell’antimoderno e del ritorno alla tradizione lo sviluppo e il successo dell’Islam politico in Turchia.


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