Italianieuropei 3/2008

Introduzione

 Agenda

Europa

Focus

Diritti Umani


L'Italia nell'Unione europea: comprimaria o protagonista?
di Giuliano Amato
 

Dopo un ingresso nelle Comunità europee tutt’altro che dimesso, l’Italia ha vissuto la contraddizione del paese fondatore che tuttavia si comporta da paese comprimario, quasi ospite degli altri. Ora è necessario capire quale ruolo il nostro paese intende esercitare nell’Unione e se ha intenzione di far valere i propri interessi e convertirli in soluzioni europee, assumendo stabilmente e sistematicamente un atteggiamento maturo di paese protagonista.

il Sommario

gli Articoli

Agenda. Europa

L'Italia nell'Unione europea: comprimaria o protagonista?

of Giuliano Amato

Dopo un ingresso nelle Comunità europee tutt’altro che dimesso, l’Italia ha vissuto la contraddizione del paese fondatore che tuttavia si comporta da paese comprimario, quasi ospite degli altri. Ora è necessario capire quale ruolo il nostro paese intende esercitare nell’Unione e se ha intenzione di far valere i propri interessi e convertirli in soluzioni europee, assumendo stabilmente e sistematicamente un atteggiamento maturo di paese protagonista.

Agenda. Europa

Dopo la Strategia di Lisbona, un programma di riforme democratiche e progressiste

of Stefan Collignon
Gli obiettivi fissati a Lisbona nel 2000 non sono stati e non saranno raggiunti a breve. Inoltre, la performance economica dell’Unione europea negli ultimi anni è stata piuttosto deludente. Per aumentare la produttività e allo stesso tempo incentivare l’occupazione è necessario sviluppare una strategia progressista che vada oltre Lisbona e definisca nuove forme di coordinamento macroeconomico vincolanti
per gli Stati membri. Al contempo sarà necessario che questa nuova governance economica venga legittimata attraverso la creazione di una democrazia europea.
Agenda. Europa

Rivisitando la Strategia europea di sicurezza: oltre il 2008 e oltre la PESD

of Antonio Missiroli
Dal lancio della Strategia europea di sicurezza nel 2003 moltissimi cambiamenti sono intervenuti a complicare gli scenari europei. Fragilità nella periferia più ampia dell’UE, politiche di potenza a Est, instabilità a Sud e crescente competizione per le risorse a livello mondiale: è questo a grandi linee il quadro agli inizi del 2008. Alla luce di quanto avvenuto negli ultimi anni e delle nuove sfide che l’Unione europea ha di fronte, a che cosa dovrebbe o potrebbe servire la rivisitazione della SES prevista per la fine del 2008?
Agenda. Europa

Come l'ultimo allargamento ha cambiato l'Europa

of Jan Zielonka
L’allargamento verso l’Europa orientale ha cambiato radicalmente l’Unione europea, introducendo una nuova
gamma di diversità alle quali l’UE deve ora adattarsi. E non è detto che una maggiore concentrazione di potere a Bruxelles sia la soluzione migliore per il futuro dell’Europa. Una governance flessibile e confini più elastici potrebbero offrire la risposta più adeguata alle sfide della globalizzazione.
Agenda. Europa

Perché la Politica europea di vicinato presenta così tante difficoltà?

of Ulrike Guérot
Numerose sono le difficoltà con cui la Politica europea di vicinato deve confrontarsi in seguito ai mutamenti nel frattempo intervenuti nelle aree confinanti con l’Unione europea. La PEV risente negativamente del fatto di essere percepita dai paesi che vi partecipano come una seconda scelta rispetto alla piena inclusione nell’Unione, o più spesso come un passaggio preparatorio in vista della piena membership; così come risente della percezione diffusa nell’opinione pubblica europea circa gli effetti negativi del processo di allargamento. Più ampie considerazioni di natura geostrategica portano invece a considerare la PEV come un ottimo strumento per l’espansione dei valori e degli interessi europei.
Agenda. Europa

Stabilità e sicurezza ai confini dell'UE: la Politica europea di vicinato

of Gianfranco Bochicchio
La Politica europea di vicinato nasce dall’esigenza di stabilizzare la regione del Sud-Est europeo. Essa è tuttavia gravata da alcune pesanti eredità politiche. In primo luogo, riunendo sotto un unico ombrello Stati e regioni molto diversi tra loro, poco si presta alla definizione di un approccio unico. Inoltre, non ha ancora del tutto chiarito i suoi rapporti con i più importanti attori della regione, ovvero Stati Uniti e Russia, e con altre iniziative multilaterali quali l’allargamento. Emerge un quadro tutto sommato positivo dei risultati raggiunti dalla PEV finora, anche se vi sono potenzialità ancora inespresse.
Agenda. Europa

La globalizzazione, l'euro e la governance globale

of Loukas Tsoukalis
Il ruolo internazionale dell’Unione europea è gradualmente cresciuto fino a fare dell’UE un importante attore globale. Oggi però le nuove sfide poste dalla globalizzazione, l’emergere di un mondo sempre più multipolare e il declino del peso individuale dei singoli Stati membri impongono un ripensamento di tale ruolo, degli obiettivi dell’UE e degli strumenti per realizzarli. A tal fine, un punto di partenza dovrebbe essere la rielaborazione della governance economica dei paesi dell’eurozona e il passaggio a una rappresentanza unica presso il FMI e la Banca mondiale.
Agenda. Europa

La nuova globalizzazione è sostenibile? Riflessioni sul ruolo dell'Europa

of Pier Carlo Padoan
La nuova globalizzazione presenta nuove sfide, dalle pressioni competitive da parte dei nuovi attori a quelle sulle risorse e sui beni pubblici globali, di cui il contenimento del cambiamento climatico rappresenta un caso rilevante. Per far fronte alle nuove sfide è necessario un adeguamento significativo della governance del sistema internazionale. L’Europa può e deve assumere un ruolo di leadership in questo processo, sia direttamente, come attore globale, sia indirettamente, in quanto azionista di prima grandezza delle istituzioni internazionali.
Agenda. Europa

Misure commerciali difensive e politiche europee positive

of Salvatore Biasco
Se è lecito che un paese protegga in una certa misura le produzioni che considera importanti dalla concorrenza internazionale, è tuttavia impensabile che un paese piccolo come l’Italia possa permettersi di isolarsi dal contesto della concorrenza mondiale. Bisogna inoltre considerare che i dazi non sono strumento a disposizione del nostro paese, bensì di competenza comunitaria. Esiste comunque tutta una serie di strumenti che un paese può attuare per favorire l’internazionalizzazione delle imprese e proteggere
la qualità dei suoi prodotti, prima di ricorrere a misure drastiche di protezione.
Agenda. Europa

La crisi delle politiche energetiche nazionali e la latitanza dell'Unione europea

of Alberto Clò
La nuova crisi energetica ha posto in evidenza l’incapacità dell’Unione europea e degli Stati membri di darvi positive risposte. Mentre le politiche nazionali si dimostrano sempre di più inefficaci e costose, la via del mercato, cui esse si sono affidate, non sembra sortire migliori risultati. Vi è bisogno di più Europa, a livello interno e internazionale, che sappia trarre insegnamento da quanto fatto dai suoi padri fondatori.
Agenda. Europa

L'Italia nell'Unione europea: le condizioni dell'influenza

of Sergio Fabbrini
L’Italia, tanto durante la prima Repubblica quanto nel corso della seconda, ha esercitato a livello europeo un’influenza inferiore alle sue capacità e alle sue necessità. Le ragioni sono da ricercare nell’instabilità dei governi e nella scarsa coesione delle maggioranze parlamentari. In tempi recenti si è assistito a un maggiore coordinamento delle politiche comunitarie, rimane tuttavia il problema del reclutamento dei cosiddetti policy entrepreneurs.
Focus. Diritti umani

A sessant'anni della Dichiarazione universale dei dirtti umani

of Marcello Flores
L’attualità della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 risiede al tempo stesso nella sempre più diffusa e ampia presenza della cultura dei diritti nel dibattito pubblico e nell’emergere di nuovi problemi e di nuove sfide per affrontare le questioni poste dalla globalizzazione. Tra queste, il confronto tra organismi sovranazionali e sovranità nazionale, il conflitto tra diritti diversi, ognuno dei quali fondamentale, il rapporto delle diverse culture con i temi della dignità e dell’uguaglianza degli esseri umani.
Focus. Diritti umani

Dignità e diritti delle persone private della libertà all'alba del nuovo millennio

of Mauro Palma
Il rispetto della dignità delle persone private della libertà da parte di un’autorità pubblica è uno dei terreni su cui valutare l’effettività di quei diritti dichiarati come fondamentali e spesso richiamati come base del vivere civile, ma ancora più spesso violati nelle politiche concrete. Proprio la zona semiopaca dei luoghi dove le persone sono ristrette e sottratte allo sguardo diretto della società è un indicatore efficace della volontà di ridurre la discrasia tra enunciazione e attuazione, tra principi e prassi. La pratica europea di
continuo monitoraggio e controllo di tali luoghi costituisce un’esperienza a cui è possibile fare riferimento.
Focus. Diritti umani

La giustizia penale internazionale: dai Tribunali ad hoc dell'ONU alla Corte penale permanente

of Salvatore Zappalà
L’istituzione dei Tribunali dell’ONU per l’ex Jugoslavia e per il Ruanda e la creazione della Corte penale internazionale costituiscono delle tappe essenziali per l’affermazione del principio che quanti commettono crimini internazionali hanno una responsabilità penale individuale. Malgrado le difficoltà e la mancata adesione alla CPI di diversi Stati, il patrimonio di esperienze accumulato e i risultati finora ottenuti vanno considerati positivamente. Il lavoro di queste istituzioni ha però bisogno del contributo attivo dei governi nazionali.
Focus. Diritti umani

Diritti umani, diritti fondamentali, nuovi diritti in Europa

of Elena Paciotti
A partire dal secondo dopoguerra si fa strada in Occidente una nuova cultura dei diritti: dal monopolio giuridico dello Stato-nazione ai diritti universali e inalienabili di ogni essere umano. Fra convenzioni internazionali e carte dei diritti anche i giudici devono operare in un contesto “multilivello”.
Focus. Diritti umani

La Corte europea dei diritti dell'uomo e l'ambiente

of Jean-Paul Costa
La necessità di proteggere i diritti ambientali dell’uomo, non espressamente menzionati dalla Convenzione europea, si è negli ultimi anni sviluppata anche attraverso la giurisprudenza della Commissione e della Corte, che hanno considerato che l’articolo 8 della Convenzione, relativo al diritto al rispetto della vita privata e familiare, includesse anche il diritto a un ambiente salubre e dunque alla protezione dall’inquinamento.
Focus. Diritti umani

Rispettare i diritti umani in Europa: risposte comuni a sfide comuni

of Thomas Hammarberg
Il sistema europeo di protezione dei diritti umani è oggi uno dei più avanzati e giuridicamente evoluti al
mondo. Tuttavia deficienze strutturali ne impediscono ancora una piena realizzazione. In tale contesto, la collaborazione rafforzata tra il Consiglio d’Europa e l’Unione europea può rivelarsi fondamentale per colmare le lacune esistenti.
Focus. Diritti umani

L'Italia e la protezione internazionale dei diritti umani. Un rapporto problematico

of Antonio Marchesi
Nel nostro paese non si è ancora affermata un’autentica cultura dei diritti umani. In particolare, a sessant’anni dall’adozione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, non vi è ancora piena consapevolezza del significato, della portata, delle implicazioni che una partecipazione piena al sistema internazionale di protezione dei diritti umani comporta. Gli obblighi di prevenzione e repressione della tortura, assai più impegnativi di quel che comunemente si ritiene, sono stati attuati in maniera inadeguata.
È tempo di rafforzare nella società e nelle istituzioni italiane la cultura dei diritti umani e di elaborare sul tema una politica che sia finalmente continuativa e coerente.
Focus. Diritti umani

Il concetto di dignità: i diritti umanicome nuovo codice dell'umanità

of Antonio Cassese
Il diffondersi della cultura dei diritti umani nella comunità internazionale ha radicato il concetto di rispetto della dignità di ogni persona, senza discriminazione alcuna. Rimane però un divario enorme tra i progressi a livello normativo e la deludente attuazione pratica degli imperativi etico-giuridici. Purtroppo l’azione dei governi e delle organizzazioni intergovernative è troppo condizionata da interessi politici, economici, commerciali. Bisogna dunque puntare soprattutto sulla società civile internazionale, che agisce sia per stigmatizzare atrocità e arbitri di governi e gruppi privati, sia per pungolare i governanti più progressisti.
Focus. Diritti umani

Discorso di papa Benedetto XVI all'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite

of Redazione
Particolare rilevanza politica e culturale riveste, tra i discorsi pronunciati nei primi anni del pontificato di
Benedetto XVI, quello rivolto il 18 aprile 2008 ai membri dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite – di cui riportiamo in questa sede il testo integrale – e nel quale il papa ha affrontato alcuni dei temi di maggior interesse e attualità nel contesto del dibattito internazionale.
Il caso italiano

Il voto che si fa in quattro

of Mauro Calise

I sondaggi sono fondamentali nell’analisi del voto, ma spesso se ne fa un uso limitato alle variabili socioanagrafiche e al cosiddetto voto d’opinione. Riprendendo una tipologia classica, si esaminano qui
diversi circuiti di mobilitazione del consenso, come lo scambio e l’appartenenza, tutt’altro che scomparsi
dalla scena politica italiana, e si richiama l’attenzione sul peso sempre maggiore del “voto al leader”,
una nuova forma di appartenenza, non più ai partiti ma ai loro capi.

Il caso italiano

Il vuoto a sinistra

of Rossana Rossanda
La mancata elezione di esponenti della Sinistra Arcobaleno e la conseguente scomparsa dal Parlamento
delle forze che si richiamavano al PCI e alla tradizione socialdemocratica rappresenta una pericolosa
cesura nella storia della Repubblica e, alla luce della contestuale affermazione delle forze di
estrema destra, testimonia della singolarità del caso italiano rispetto al quadro politico delle altre democrazie europee.
Il caso italiano

Comunità, coscienza di classe, coscienza di luogo. Parole chiave per l'agenda politica

of Aldo Bonomi
La Lega Nord sin dalla sua prima fase ha cavalcato l’intuizione della “coscienza di luogo”. Nel corso degli
anni non si è limitata a riflettere il malessere sociale e le difficoltà del competere del Nord, ma da una parte ne ha alimentato le paure, dall’altra si è elevata a difesa dei valori comunitari. In questo contesto la Lega ha sviluppato una sintonia continua con gli umori e con i bisogni del territorio di insediamento, incarnando un “sindacalismo di territorio” che seleziona i temi dell’agenda politica trasformando interessi locali in passione politica.
Il caso italiano

La crisi della politica e lo sradicamento dei partiti

of Angelo Ventrone
Per comprendere l’attuale crisi del partito di massa e l’ondata di antipolitica in atto fin dall’inizio degli
anni Novanta è utile analizzare l’esperienza del passato e il radicamento dei partiti popolari in Italia.
L’assenza di un reale radicamento sul territorio e la scarsa elaborazione di prospettive unificanti hanno
infatti prodotto l’incapacità da parte dei partiti di leggere i cambiamenti in atto nella società e una frattura tra politica e cultura. In tale contesto, particolarmente interessante è il caso della Lega Nord.
Il caso italiano

Legge elettorale, partiti leggeri e selezione della classe politica

of Ottavio Lavaggi
Il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica ha avuto effetti molto profondi, non sempre positivi,
nella vita politica del nostro paese: il passaggio da un sistema politico bloccato a una sorta di bipolarismo
imperfetto; il superamento di un certo modo di intendere i partiti e il loro ruolo nella vita politica del
paese; un radicale cambiamento nei meccanismi di selezione delle classi politiche. Non ha però favorito
il superamento del sentimento di sfiducia dell’opinione pubblica verso la politica e i partiti, determinando
l’acuirsi del rischio di una ulteriore delegittimazione delle istituzioni e della politica stessa.
Le idee

La coperta corta degli Stati Uniti

of Carlo Pinzani
Mancando pochi mesi alla conclusione del secondo mandato di G. W. Bush è legittimo tentare un bilancio della sua presidenza relativamente all’aspetto che l’ha maggiormente danneggiata: la politica mediorientale.
Attualmente in Iraq, nonostante i progressi registrati sul piano della sicurezza, continua a mancare un chiaro quadro politico di riferimento. Questo potrà essere raggiunto soltanto attraverso un drastico cambiamento della politica americana nei confronti dell’Iran, determinata anche dalla incondizionata
solidarietà degli Stati Uniti con il governo israeliano e con la sua ossessione per la sicurezza. Senza la paziente ricerca di un accordo politico ampio la situazione mediorientale resterà il punto più critico del sistema delle relazioni internazionali e, al tempo stesso, non consentirà agli Stati Uniti un’efficace tutela dei loro interessi economici e strategici nella regione.
Internazionale. Prezzi delle materia prima agricole

L'esplosione dei prezzi alimentarli e il nuovo scenario di scarsità

of Lino Rava e Andrea Segrè
I processi di trasformazione economica e sociale che hanno accompagnato il fenomeno della globalizzazione negli ultimi anni hanno inciso fortemente sul settore agroalimentare. In particolare, il forte aumento della domanda alimentare, dovuto all’incremento dei consumi e alla variazione degli stili di vita,
soprattutto nei paesi emergenti e in via di sviluppo, non ha potuto trovare riscontro nell’offerta, tradizionalmente poco elastica. Si è avuto così un forte incremento dei prezzi dei prodotti alimentari, a cui
hanno concorso anche altri fattori, quali il costo dell’energia, gli effetti di eventi climatici avversi e gli investimenti speculativi.
Internazionale. Prezzi delle materia prima agricole

Il processo di riforma della PAC e le prospettive future

of Felice Adinolfi
La Politica agricola comunitaria, nata in Europa dopo la seconda guerra mondiale per far fronte al fabbisogno alimentare, usa quali strumenti per il raggiungimento dei suoi obiettivi sostegni legati alla
produzione e meccanismi di regolazione del mercato e dei prezzi. La crisi dei prezzi alimentari in atto
fa interrogare l’Europa sui tempi e le modalità di un percorso di riforma della PAC, che vede confrontarsi
due visioni tradizionalemnte contrapposte: quella francese e quella britannica.
Internazionale. Prezzi delle materia prima agricole

Promuovere una global food policy per gestire la scarsità

of Paolo De Castro
Il problema del rialzo dei prezzi dei prodotti agricoli sta assumendo dimensioni preoccupanti. A farne le
spese sono soprattutto le popolazioni più povere e vulnerabili e la situazione rischia di diventare insostenibile. Ma essa non è risolvibile con misure unilaterali da parte dei singoli Stati, come sta ora avvenendo. È invece necessario operare per trovare soluzioni a livello globale, con il concorso di paesi sviluppati e non, perché si possa avviare una nuova era nella gestione della sicurezza alimentare.
Archivi del riformismo

Nazione e cosmopolitismo nei Quaderni del carcere

of Francesca Izzo
Dagli inizi del Novecento si è aperta un’epoca di tensione tra nazione e mercato mondiale. Nei suoi
“Quaderni del carcere”, Gramsci recupera nel concetto di cosmopolitismo di tipo nuovo il fondamento
democratico della nazione, esplorato attraverso la categoria di nazionale-popolare, intesa come il
moderno rapporto tra città e campagna, tra ceti colti e classi subalterne.
I libri di Italianieuropei

G. Tremonti, La paura e la speranza. Europa: la crisi globale che si avvicina e la via per superarla

of Roberto Artoni
Un tentativo di sintesi Nella ricostruzione dell’autore, negli ultimi decenni si è affermata nel mondo occidentale, e in particolare in Europa, un’ideologia e una prassi mercatista, o liberista, che ha posto al centro di tutto il contesto sociale processi economici incontrollati o non governati dalle autorità politiche, riassumibili nel termine di globalizzazione. La globalizzazione, lungi dal portare benessere economico,
sicurezza di fronte ai grandi rischi dell’esistenza e armonia nei rapporti internazionali, ha innescato una serie di fenomeni negativi in pieno divenire, che vanno dall’esplosione dei prezzi delle materie prime, alla crisi finanziaria cominciata nell’estate del 2007 fino al dissesto ambientale e alle tensioni internazionali connesse al controllo delle fonti energetiche.