Per un’Italia e un’Europa della convivenza

Written by Livia Turco Tuesday, 19 December 2017 17:05 Print

I modelli di integrazione attivati in numerosi paesi europei, pur nelle loro diversità, hanno realizzato una inclusione subalterna della persona migrante, cui è stato chiesto doverosamente di accettare il sistema di regole e di valori del paese ospitante ma senza praticare la reciprocità, quella “interazione” che pure costituisce l’indirizzo delle politiche dell’Unione europea in materia di integrazione. Si è rimasti all’interno di una unilateralità che non ha consentito di vedere l’altro come persona differente. In tutti i paesi europei permangono limiti sia nell’integrazione culturale che in quella economica e sociale. I migranti, le loro vite, le loro culture non sono diventati ingredienti delle identità nazionali ed europea. Perché ciò è accaduto?

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