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Il tatuaggio ha costituito fin dalle origini dell’antropologia culturale un elemento cardine per cristallizzare la distinzione fra popolazioni esotiche che consideravano ovvio e doveroso fare della propria pelle una tavola per iscrizioni e le popolazioni euro-occidentali che rispettavano l’ingiunzione del Levitico «Non farete incisioni nella vostra carne», relegando fra le pratiche devianti qualsiasi forma di dermografia che non fosse contemplata nei rituali di iniziazione riconosciuti. Tatuaggio, piercing, pitture e incisioni corporee segnano questa difficoltà di dialogo fra modi diversi di concepire e vivere il proprio corpo e di fabbricare i rapporti fra sé e gli altri.
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