Antonio Panzeri

Antonio Panzeri

è europarlamentare di Articolo 1 - Movimento democratico e progressista.

Uno spettro si aggira per l’Europa: il fascismo

È indubbio che stiamo vivendo una fase nella quale la democrazia è in ritirata pressoché ovunque. Una fase caratterizzata più dai sentimenti della paura e del rancore che dalla fiducia. La fiducia è il collante di una società davvero libera, la paura invece è la moneta corrente dell’autocrate: e noi abbiamo un bisogno disperato della prima. Molti storici usano la metafora del “pendolo” per descrivere queste fasi che si alternano nella vita delle società. La pace di Westfalia del 1648 pose fine all’idea hobbesiana della guerra di tutti contro tutti: gli Stati non interferirono nelle rispettive politiche nazionali nel periodo post napoleonico, fino a quando la Germania di Bismarck ruppe questo equilibrio dando avvio alle due guerre mondiali. Dal dramma della seconda guerra mondiale nacque l’idea dell’Europa che oggi conosciamo e che sembra essere messa a dura prova.

I danni del bipolarismo sindacale, il valore dell'autonomia

In questa fase di transizione, che ha visto modificarsi in profondità tutto il panorama politico e istituzionale, anche il sindacato è messo in gioco e ha bisogno di ridefinire il suo ruolo e la sua prospettiva. In un mondo che cambia velocemente, il sindacato non è al riparo e non può solo affidarsi alla sua tradizione, alla sua consolidata forza organizzativa. Se cambia il contesto politico e sociale significa che si aprono anche per noi essenziali problemi di strategia, che dobbiamo – in altre parole – realizzare un’operazione complessa di riposizionamento, per essere non solo una forza di resistenza, chiusa nelle sue vecchie trincee, ma uno dei protagonisti che concorrono, nella dialettica sociale, a disegnare i nuovi equilibri del paese.