Ruolo dello Stato nell'economia e contrasto alla povertà nel numero 2/2017

Di Italianieuropei Martedì 23 Maggio 2017 17:06 Stampa

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Stato imprenditore, stratega del rilancio | Dopo anni in cui è stata esplicitamente e con convinzione esclusa la possibilità di un benefico apporto pubblico alla crescita economica, si torna ora a riflettere sul ruolo dello Stato e delle sue leve strategiche di intervento per lo sviluppo e il riposizionamento del sistema produttivo nazionale. Quale spazio può avere l’intervento pubblico nel percorso di rilancio del paese dopo anni di crisi durante i quali si sono progressivamente e considerevolmente ridotti i flussi di investimento nel tessuto economico e si sono manifestati pienamente i limiti del capitalismo nazionale e la sua incapacità di operare con una visione di lungo termine e nell’interesse del sistema paese?

Emergenza povertà, azioni di sostegno al reddito | L’aumento vertiginoso del numero di poveri nel nostro paese in conseguenza da un lato della crisi, dall’altro dell’incapacità dell’attuale sistema di welfare di frenare lo scivolamento verso l’indigenza delle categorie sociali più vulnerabili, ha portato al centro del dibattito pubblico diverse ipotesi di intervento per il sostegno al reddito di singoli e famiglie. Indispensabile e preliminare a qualsiasi scelta tra le misure di contrasto ipotizzate è conoscere significato, giustificazioni e impatto potenziale in termini di efficacia e costi delle diverse opzioni disponibili: reddito minimo garantito, reddito minimo d’inserimento/reddito d’inclusione, reddito di cittadinanza, reddito di partecipazione e salario minimo.

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Del numero 2/2017 di Italianieuropei sono online gli articoli di Salvatore Biasco, Massimo Mucchetti, Guglielmo Epifani, Andrea Ciarini, Laura Pennacchi, Elena Granaglia, Maurizio Franzini.