Dalla scuola al lavoro, quello “buono”

Di Andrea Ranieri Giovedì 28 Aprile 2016 15:02 Stampa

Che si debba strutturare in modo proattivo il rapporto tra formazione e lavoro è auspicato da tempo da più parti. Nella realtà, però, ciò che si è fatto finora non solo si è rivelato insufficiente ma, quando si è realizzato un cambiamento, esso è stato improntato all’adeguamento dei percorsi formativi alle esigenze del mondo del lavoro esistente. Forse è necessario, invece, invertire i termini della questione e provare, dalla scuola, dall’università, dal mondo della formazione, superando ogni autoreferenzialità, a impegnarsi ancora di più nella progettazione dei percorsi formativi, nell’analisi sul cambiamento dei mestieri e delle professioni, nell’interazione con le sedi in cui si progetta lo sviluppo locale.

La rivista è disponibile nelle edicole delle principali città, oppure è possibile sottoscrivere un abbonamento, qui tutte le informazioni.