Istruzione e diseguaglianza sociale. Il caso italiano

Di Gabriele Ballarino Mercoledì 14 Ottobre 2015 14:44 Stampa

L’idea che l’aumento della partecipazione universitaria sia una leva per ridurre le diseguaglianze sociali nella realtà del nostro paese non sembra corrispondere a verità. I risultati delle ricerche suggeriscono invece che la riduzione della diseguaglianza scolastica non è in grado, di per sé, di favorire la riduzione della diseguaglianza socioeconomica. Meglio sarebbe investire nel sostegno alle famiglie per i primissimi anni di vita dei bambini e nei servizi all’infanzia, per controbilanciare da subito l’influenza negativa dei contesti familiari e sociali degradati, e creare corsi di formazione professionale che offrano reali opportunità occupazionali.

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