Luigi De Paoli

Luigi De Paoli

insegna Economia e gestione delle imprese all’Università Bocconi di Milano.

L'Italia e l'opzione nucleare

L’energia nucleare è un’energia tecnologica, capital intensive, per la sola produzione elettrica, con im­patto sistemico. Oggi le preoccupazioni ambientali e per la sicurezza di approvvigionamento rendono at­traente un ritorno al nucleare, mentre la liberalizza­zione del settore elettrico lo rende più difficile. An­che la convenienza economica si presenta sotto buona luce, ma non va data per scontata. I policy­makers farebbero bene a riflettere sui tentativi pas­sati di sfruttare l’energia nucleare in Italia per capire se oggi esistano le condizioni per operare con suc­cesso e quale sia il loro contributo. | di Luigi De Paoli

L’incentivazione delle fonti rinnovabili in Italia

L’obiettivo di sviluppo delle fonti rinnovabili che l’UE ha dato all’Italia è impegnativo ma raggiungibile, e può portare molteplici vantaggi ambientali, industriali, e in termini di maggiore indipendenza energetica. L’Italia, specie negli ultimi anni, ha compiuto molti passi avanti grazie a politiche di incentivazione generose, che facevano ricadere sui consumatori di elettricità il costo di sussidi elevati. Occorre adesso cercare di migliorare sia gli strumenti di promozione del settore sia la capacità di coordinamento degli interventi delle autorità centrali e periferiche, nonché diffondere la consapevolezza che lo sviluppo delle FER è più un’opportunità che un peso. Lo sviluppo delle fonti rinnovabili richiede però una rapida definizione degli obiettivi regionali, un miglioramento del sistema delle autorizzazioni e il contemporaneo sviluppo delle reti di trasmissione e distribuzione dell’energia.

L'Italia e l'opzione nucleare

L’energia nucleare è un’energia tecnologica, capital intensive, per la sola produzione elettrica, con im­patto sistemico. Oggi le preoccupazioni ambientali e per la sicurezza di approvvigionamento rendono at­traente un ritorno al nucleare, mentre la liberalizza­zione del settore elettrico lo rende più difficile. An­che la convenienza economica si presenta sotto buona luce, ma non va data per scontata. I policy­makers farebbero bene a riflettere sui tentativi pas­sati di sfruttare l’energia nucleare in Italia per capire se oggi esistano le condizioni per operare con suc­cesso e quale sia il loro contributo.

Protocollo di Kyoto e sviluppo energetico sostenibile

Combattere i cambiamenti climatici provocati dall’attività umana è una delle sfide più complesse che la comunità internazionale abbia di fronte. La difficoltà del compito dipende da almeno quattro ragioni: l’incertezza su molti punti delle catene causa-effetto e della loro evoluzione nel tempo; l’intimo legame con il tema dello sviluppo economico; la mancanza di un criterio condiviso di giustizia intra e inter-generazionale; la necessità di ottenere la cooperazione di tutti i paesi. Benché gli studi abbiano ridotto il grado di incertezza su molti punti negli ultimi decenni, «le decisioni riguardanti il cambiamento climatico sono essenzialmente un processo sequenziale in condizioni di incertezza generale».