Nell’antica Roma la giustizia era raffigurata come una dea con gli occhi bendati. Giudicare impone di non vedere: operazione impossibile in un universo saturo di immagini come il nostro. Oggi la benda è caduta e la giustizia si offre allo sguardo mediatico che tutto vuole sapere e vedere, subito. Basta un clic. Ma visibilità e conoscenza non viaggiano sempre insieme. Offrire il processo allo sguardo mediatico senza la mediazione del “rituale” giudiziario significa, spesso, mandare in scena uno spettacolo dell’assurdo che indebolisce giustizia e informazione, pilastri delle democrazie liberali. E non contribuisce a svelare il “mistero” del processo.