Alfio Mastropaolo

Alfio Mastropaolo

insegna Scienza politica all’Università di Torino.

Ma è proprio vero che i cittadini odiano la politica?

Quella della disaffezione generalizzata nei confronti della politica è una leggenda di successo, che trova solo conferme contraddittorie
nelle evidenze empiriche. Figlia di una concezione della democrazia come mercato, in cui gli elettori giudicano il prodotto più conveniente, tale leggenda anzitutto contrasta con la scarsa attenzione che i cittadini mediamente dedicano alla politica. Sedotta dalla spettacolarità dei media, la politica odierna ha inoltre cessato di promuovere il coinvolgimento dei cittadini. Infine, non solo i media fanno spettacolo delle difficoltà della politica, ma la politica stessa le esalta, rinunciando tra l’altro a prospettare uno stato diverso e migliore del mondo. Come stupirsi se pure i cittadini ripetono la leggenda della loro disaffezione?


Ma è proprio vero che i cittadini non amano la politica?

I risultati in termini di partecipazione ottenuti dalle recenti consultazioni elettorali contraddicono l’idea che i cittadini “odino” la politica, e sembrano dimostrare che l’astensionismo non è un fenomeno cronico nelle nostre società. Forse l’impegno e l’interesse dei cittadini si sono semplicemente spostati verso altre forme di partecipazione. O forse, più che a un’avversione generalizzata verso la politica, siamo di fronte a molte diverse ragioni di insofferenza, a esigenze e bisogni rispetto ai quali le classi dirigenti si dimostrano insensibili. E se fosse la politica a odiare i cittadini e non i cittadini a odiare la politica?

Le sofferenze del cittadino comune

I sentimenti dei cittadini verso la politica, sebbene riconducibili a tre idealtipi principali con caratteristiche molto diverse fra loro, esprimono però un comune atteggiamento critico. Molte sono le ragioni che contribuiscono a generale questo malcontento: politiche incentrate su categorie ben definite ma elaborate senza il coinvolgimento delle parti interessate; i privilegi di cui godono i politici; la vecchia abitudine italiana di parlare male della politica anche da parte dei politici di professione ecc. Tutte fanno però di questa disaffezione un sentimento non ispirato da una moda, ma dettato da contenuti che, se non analizzati, compresi e risolti nelle loro problematicità, rischiano di delegittimare la stessa democrazia.