C. P. Chandrasekhar

C. P. Chandrasekhar

è professor al Centre for Economic Studies and Planning, School of Social Sciences, Jawaharlal Nehru University

L'india e il sistema globale

L’India viene presentata sempre più come un esempio di integrazione globale di successo. Per sostenere questa affermazione vengono utilizzati numerosi elementi. Innanzitutto, il considerevole tasso di crescita dell’economia di più del 6% registrato dall’inizio della liberalizzazione del 1992, e i segnali di una crescita attuale ancora più sostenuta. In tempi molto recenti, l’Ufficio centrale di statistica indiano (CSO) ha pubblicato le sue «stime anticipate» del reddito nazionale per il periodo 2005-2006, che indicano una crescita del PIL dell’8,1%, a fronte del 7,5% del periodo 2004-2005. In secondo luogo, il fatto che, a partire dalla crisi del 1992, quando le riserve di valuta estera dell’India erano in grado a malapena di finanziare l’equivalente di due settimane di importazioni, le riserve di valuta estera sono cresciute fino agli attuali 145 miliardi di dollari circa. In terzo luogo, il rilevante successo dell’India come paese esportatore di servizi, in particolare di software e di servizi legati all’IT. In quarto luogo, il fatto che l’India si sia affermata come uno fra i maggiori destinatari di investimenti stranieri, specialmente di investimenti di portafoglio. Infine, la straordinaria vivacità dimostrata di recente dai mercati azionari dell’India – concretizzatasi nella rapida ascesa dell’indice Sensex della Borsa di Bombay, che ha toccato un livello record di oltre 12.000 punti. Il Sensex è aumentato di oltre il 100% nel giro di 18 mesi, e del 40-50% negli ultimi cinque mesi.