Alberto Majocchi

Alberto Majocchi

è presidente dell’ISAE-Istituto di studi e analisi economica

Union bonds e rilancio della crescita europea

In «L’Europe après (le) coup?» Giorgio Ruffolo esprime con grande chiarezza l’idea che, dopo il no francese e olandese nel referendum sulla Costituzione, l’Europa si trovi di fronte a una svolta. In particolare, Ruffolo fa propria l’ipotesi che alcuni paesi dell’area dell’euro intendano rilanciare il processo di integrazione non solo sul terreno istituzionale, ma anche sul piano economico attraverso una politica che non si limiti ad invocare riforme strutturali, ma si proponga come obiettivo una forte ripresa della crescita attraverso una politica economica attiva in modo tale da rafforzare negli europei la fiducia negli effetti positivi del processo di integrazione. Il punto di partenza di un ragionamento siffatto è naturalmente rappresentato da una valutazione critica del progetto di Costituzione e delle condizioni per passare dall’Unione monetaria a una vera Unione economica, capace di realizzare gli obiettivi ambiziosi dell’Agenda di Lisbona, il che presuppone che venga utilizzato come criterio di riferimento l’adeguatezza delle riforme previste nel testo del Trattato per risolvere i problemi di fondo dell’Unione a seguito dell’allargamento, nel quadro della grave situazione in cui si trova oggi la politica mondiale.