Sull’uso del Corano da parte dei pensatori radicali

Di Massimo Campanini Venerdì 30 Dicembre 2016 17:07 Stampa

La questione del jihad, così come essa si pone nell’epoca attuale, può essere ricondotta a tre distinte ermeneutiche che nel Novecento hanno impegnato alcuni pensatori radicali, Qutb, ‘Azzam e Mutahhari, i quali si sono misurati con diverse e in qualche caso intensamente dialettiche interpretazioni di uno dei versetti – particolarmente significativo – del Corano. Queste interpretazioni fanno emergere la valenza rivoluzionaria dell’Islam oscurata dai messaggi distorti del jihadismo terrorista.

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