Luigi Berlinguer

Luigi Berlinguer

già ministro della Pubblica istruzione, è presidente del Comitato per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica e del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti.

Cambiare la scuola

Alla presa d’atto che i mutamenti epocali in corso impongono una radicale trasformazione dell’impianto scolastico in Italia fanno da contrappeso l’apparentemente diffusa contrarietà al cambiamento, la volontà di difendere la scuola così com’è oggi, anche – ed è questo è il tratto più preoccupante – nel suo impianto autoritario e classista. La sfida più grande sta proprio nello smantellare i tratti dell’istituzione scolastica che consentono il perdurare della sua impostazione non egualitaria. Quanta consapevolezza c’è nella sinistra che questa è la vera posta in gioco?

Education, education, education

«Education, education, education». Rintocchi scanditi da Tony Blair nel programma laburista. Una priorità convinta, una scommessa. Non diverso il martellare di Mario Draghi in Italia, argomentato e circostanziato: una profonda convinzione che occorra una scelta radicale, dal momento che, come lui dice, «l’istruzione si conferma al primo posto fra i campi dove un cambiamento forte è necessario. L’istruzione è il fattore più importante per la crescita», e, ancora, «un insufficiente livello di istruzione può ripercuotersi sull’andamento della produttività a causa della conseguente scarsa capacità di realizzare le opportunità legate al rapido progresso tecnico».