Una politica europea a sostegno della cultura romaní

Di Santino Spinelli Giovedì 07 Settembre 2017 11:02 Stampa

La popolazione romaní, costituita da diversi gruppi che si autodeterminano come rom, sinti, kalé, manouches e romanichals, rappresenta, con oltre undici milioni di persone, la più grande minoranza etnica europea. Presenti in ogni Stato dell’Unione europea, sono conosciuti con l’eteronimo peggiorativo di zingari e parlano la lingua romaní. In Italia il 60% dei 170.000 rom e sinti è di antico insediamento (XV secolo), sedentarizzato e ha cittadinanza italiana. Lo sguardo strabico imposto sulla loro esistenza deforma la realtà, mistifica la loro cultura e deprezza la loro dignità. Il contributo che queste comunità potrebbero recare alla società europea è trascurato anche a causa di pregiudizi: i rom rubano i bambini! Salvo scoprire che la magistratura non ha mai condannato nessuno.


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