già ministro della Coesione territoriale nel governo Letta, insegna Sociologia economica all’Università di Firenze.
Tra i vantaggi che la globalizzazione porta con sé vi è la creazione di nuove domande, più ricche ed esigenti, che molto apprezzano quel capitale territoriale che numerose città grandi e medie, anche al Sud, dimostrano di possedere. In particolare nel Mezzogiorno, però, la dotazione di capitale locale non si traduce automaticamente in valorizzazione, proprio perché viene meno il ruolo cruciale delle città, la loro capacità di agire da catalizzatore, da trasformatore delle risorse locali in occasioni di sviluppo. Che cosa frena la capacità di valorizzazione delle risorse locali nelle città, specie in quelle del Sud, nonostante esse presentino livelli di dotazione a volte non dissimili da quelli del Centro-Nord, e in alcuni casi addirittura superiori? Quali implicazioni ciò comporta per le politiche di sviluppo?