La PESCO, verso una svolta nell’integrazione militare europea?

Di Paola Sartori e Andrea Frontini Giovedì 13 Luglio 2017 14:51 Stampa

Esiste già un meccanismo di integrazione differenziata in materia di difesa: la PESCO, Cooperazione strutturata permanente, che consente ai paesi membri dell’Unione europea che intendono farlo di progredire in maniera più intensa e spedita verso una maggiore e più profonda cooperazione in ambito militare. Uno strumento che prevede precisi requisiti di accesso, l’assunzione di impegni vincolanti in termini di capacità militari e nelle operazioni ritenute più impegnative e la possibilità, aperta a tutti gli Stati membri, di aderire anche in un secondo momento. Non mancano quindi gli elementi istituzionali per avanzare nel percorso di integrazione europea in materia di difesa e sicurezza. L’esito concreto di questo processo si lega piuttosto all’effettiva capacità e alla reale volontà degli Stati membri di sfruttare appieno l’attuale finestra di opportunità e dare concretezza a queste disposizioni.


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