Il Jobs Act non cambia verso alla crisi dell’occupazione e del paese

Di Paolo Pini Mercoledì 13 Maggio 2015 15:18 Stampa

L’austerità fiscale e la flessibilità del lavoro, malgrado non siano riuscite a trainare l’Europa fuori dalla gravissima crisi degli ultimi anni, continuano a rappresentare i pilastri della sua politica economica. Anche il Jobs Act non si discosta da queste direttrici, in quanto attua una politica che mira alla stagnazione dei salari nominali. Ciò che invece appare indispensabile per rilanciare lo sviluppo è la crescita della produttività e delle retribuzioni, che deve essere agevolata il più possibile attraverso l’individuazione di un’adeguata politica industriale e dell’innovazionee la rimozione dei vincoli fissati a livello europeo.

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