Italianieuropei 1/2012
Italianieuropei 1/2012

Agenda

Pensare a sinistra

Focus

Gli strumenti per crescere

In questo numero

Gli anni di Berlusconi hanno segnato una fase di profonda regressione politica e di smarrimento civile, che si è alimentata di alcuni falsi preconcetti, di pensieri terribili ed errate credenze che sono purtroppo diventati, con il tempo, un modello culturale, un sentire diffuso nel paese.
Superare il berlusconismo significa quindi liberarsi da queste idee nefaste e alimentarsi di pensieri e principi nuovi, o semplicemente riscoprirne alcuni che abbiamo messo da parte.

il Sommario

l' Editoriale

Editoriale 1/2012

È bastato che Berlusconi rassegnasse le sue dimissioni e, di fatto, scomparisse dalla scena politica – almeno per ora – per scoprirci d’incanto un paese migliore: responsabile, serio, sobrio, credibile, degno di stima per il suo coraggio nelle scelte e la capacità di risollevarsi anche nei momenti più bui. Non parliamo solo di una questione di stile, ma di un modo di essere. Eppure siamo consapevoli che venti anni di berlusconismo non si cancellano con un rapido colpo di spugna.

gli Articoli

In copertina

La crescita come strumento di sviluppo e non fine in sé

di Jean Dreze e Amartya Sen

La rapida crescita che caratterizza già da tempo il continente indiano non ha portato a un significativo miglioramento delle condizioni di vita della popolazione; i tassi di mortalità infantile sono ancora molto alti e milioni di persone vivono in condizioni di estrema povertà. Per superare questa contraddizione l’India ha bisogno di un maggiore coinvolgimento democratico, al di là degli interessi di media e imprese.

Agenda. Pensare a sinistra

Per riprendere il controllo della propria vita

di Alfredo Reichlin

In crisi sin dagli anni Sessanta, l’equilibrio tra democrazia e capitalismo sembra definitivamente compromesso. Da un lato, i rapporti di forza si sono rovesciati e la distanza tra chi produce ricchezza reale e chi specula sui movimenti finanziari è diventata abissale; dall’altro, grazie ai nuovi mezzi di informazione e comunicazione si fa strada un nuovo bisogno di senso, di verità e di conoscenza, al di là del verosimile.

Agenda. Pensare a sinistra

Il futuro dei giovani: diritto oltre la crisi e poi svoltare a sinistra

di Alessandro Rosina

Oggi più che mai l’Italia deve puntare sulle nuove generazioni, vera risorsa strategica per la crescita. Nessun cambiamento è realizzabile senza il loro contributo, e del resto le cronache recenti ne testimoniano il ritrovato desiderio di partecipazione. Il paese ha bisogno di politiche coraggiose e obiettivi misurabili, perché le radici del futuro stanno nel presente.

Agenda. Pensare a sinistra

La crisi intacca la dignità del lavoro

di Aris Accornero

Con la crisi economica, la già difficile condizione dei lavoratori è peggiorata sensibilmente; precariato e salari ridotti stanno diventando la norma, a discapito della dignità dell’individuo, sempre più timoroso di perdere il proprio impiego. Eppure, se si guarda all’Europa ci si accorge che tutto ciò non costituisce una regola; frammentazione dei contratti e squilibri di potere non sono necessari alla crescita delle imprese.

Agenda. Pensare a sinistra

Meno diseguaglianze per promuovere e sostenere la crescita

di Ronny Mazzocchi

Le diseguaglianze nella redistribuzione dei redditi si sono notevolmente accentuate a partire dagli anni Novanta, con una rapidità che a prima vista può sorprendere. Eppure, la ripartizione arbitraria e iniqua della ricchezza è diretta conseguenza di scelte politiche poco attente, sostenute da una lunga egemonia del pensiero liberista e da un diffuso atteggiamento pro-mercato. Il rilancio della crescita però, soprattutto in tempo di crisi, non può più prescindere dalla riduzione delle diseguaglianze.

Agenda. Pensare a sinistra

Il populismo, la democrazia e il femminile addomesticato

di Olivia Guaraldo

Nella società dello spettacolo il corpo delle donne è merce di scambio ed elemento rassicurante per l’identità maschile. Con la complicità del mondo femminile, il “populismo mediatico” degli ultimi vent’anni ha intrappolato la donna nel suo atavico ruolo di oggetto di piacere. È lecito allora chiedersi: come mai la lunga storia di lotte e di consapevolezza è stata cancellata nello spazio di uno spot?

Agenda. Pensare a sinistra

Donna, moglie, madre, oggetto di piacere

di Chiara Lalli

Nel tempo il ruolo attribuito dalla società al genere femminile è cambiato solo in parte. Se trent’anni fa una donna era tale in virtù del suo essere moglie e madre, oggi è la sua sensualità a definirla: un oggetto sessuale e decorativo. Eppure, sono molte le donne che si sono ribellate; perché subire non è un destino immutabile.

Agenda. Pensare a sinistra

Lo straniero senza diritti e la rappresentazione del nemico

di Luigi Manconi

I diritti degli stranieri, proclamati solennemente dal diritto internazionale e dalle Costituzioni, sono oggi quotidianamente violati. Ciò vale ancor più per l’ordinamento italiano, connotato dalla limitazione dei diritti e delle garanzie e dal ricorso, anche simbolico, alla sanzione penale, in particolare a partire dalla legge 189/02, la cosiddetta Bossi-Fini.

Agenda. Pensare a sinistra

Gli immigrati: la speranza dell’Europa

di Beda Romano

La crisi economica ha provocato l’emergere di tentazioni nazionalistiche in alcuni paesi europei, preoccupati per la forte presenza di stranieri sul loro territorio. La sfida è comprendere che gli immigrati non sono solo manodopera a buon mercato. Sono anche, ai tempi della globalizzazione, un valore, se non addirittura uno strumento su cui fare leva per modernizzare l’Italia. In questo senso, più di altri paesi europei, la Germania ha capito che lo Stato è ormai un progetto politico, più che etnico o religioso.

Agenda. Pensare a sinistra

I beni pubblici in tempo di crisi

di Giorgio Resta

Anche nell’interesse delle generazioni future, la politica deve tenere conto delle odierne esigenze sociali ed economiche, inserendo in agenda la riorganizzazione del sistema della proprietà pubblica. È tempo di accrescere investimenti e tutele anche per tutti quei beni immateriali, come paesaggio, cultura e conoscenza, rimasti finora nascosti nelle pieghe del regime dei beni pubblici e di quelli privati.

Agenda. Pensare a sinistra

Il doppio fallimento della politica e del mercato

di Francesco Silva

In un’Europa in cui le leggi di mercato dominano l’economia, e quindi la politica, la recente crisi economica ha avuto l’effetto di destabilizzare la già fragile Unione. Per questo le istituzioni devono ritrovare la capacità di definire progetti e interventi che orientino l’economia: spetta alla politica essere lungimirante.

Agenda. Pensare a sinistra

La conoscenza che vale

di Nicla Vassallo

Aspiriamo con costanza al sapere. Gli esseri umani dispongono di una conoscenza proposizionale, sconfinata, progredita e ricercata, e l’idea di perderla causa timore. Come insegna la filosofia, conoscere è una “questione di vita”, costituisce la fonte della nostra “umanità”.

Agenda. Pensare a sinistra

La cultura come risorsa: il museo

di Sandrina Bandera

I musei sono luoghi della memoria, certo, ma anche di civilizzazione e rinascita, economicamente e socialmente rilevanti soprattutto in un’Italia attanagliata dalla crisi. Per questo è importante mantenere vivo l’interesse del pubblico, offrendogli servizi, spazi e allestimenti ad hoc, pensati per valorizzare le opere.

Focus. Gli strumenti per crescere

Una nuova politica industriale per l’Italia

di Gianfranco Viesti

Nell’ultimo decennio le produzioni italiane si sono trovate in significativa difficoltà nel nuovo scenario internazionale; il nostro tradizionale modello di specializzazione può essere migliorato: è tempo di discutere obiettivi, strumenti e caratteristiche di una nuova politica industriale.

Focus. Gli strumenti per crescere

Un fisco equo e neutrale

di Massimo D’Antoni

Il sistema fiscale italiano è il risultato di interventi spesso estemporanei e incoerenti; per questo, pur non essendo il principale ostacolo alla crescita, un suo riordino è fondamentale per far ripartire il paese, in un’ottica progressista e riformista. Un fisco neutrale ed equo può favorire le imprese, eliminare il vantaggio contributivo del lavoro temporaneo e ridurre l’evasione fiscale, senza abbattere i consumi.

Focus. Gli strumenti per crescere

Il made in Italy non basta più

di Giorgia Giovannetti

Fino agli anni Settanta l’Italia ha contato sulle esportazioni per crescere e colmare il divario con gli Stati Uniti e gli altri paesi europei. Da allora il legame fra esportazioni e crescita sembra essersi spezzato, complici il limitato aumento della domanda mondiale dei prodotti “tradizionali”, nei quali l’Italia è specializzata, e la bassa crescita dei paesi europei, mercati di destinazione privilegiati dei prodotti italiani. Le imprese hanno reagito ai mutamenti dell’economia mondiale degli ultimi decenni adottando strategie di internazionalizzazione sempre più articolate. Ne è risultato un tessuto produttivo profondamente cambiato, in cui le esportazioni sono solo una parte di strategie complesse, importanti per recuperare competitività e agganciare l’eventuale crescita della domanda mondiale.

Focus. Gli strumenti per crescere

Una politica energetica per l’Italia

di Henri Baguenier

Con il netto rifiuto del nucleare da parte degli italiani, al governo resta l’obbligo di fissare obiettivi a lungo termine di politica energetica, guardando alle energie rinnovabili e alla competitività economica. Non sarà un compito facile, ma rimandare il problema significa mantenere l’Italia in uno stato di totale dipendenza energetica dall’estero.

Focus. Gli strumenti per crescere

Combattere la presenza economica mafiosa

di Enzo Ciconte

Con la connivenza di uno Stato troppo spesso assente, nei suoi due secoli di storia la mafia si è evoluta, divenendo un potere importante nell’economia dell’intero paese: non solo ha frenato lo sviluppo legale, ma ne ha favorito uno distorto, che rappresenta un pericolo quanto mai concreto in un’Italia duramente colpita dalla crisi economica.

Focus. Gli strumenti per crescere

La semplificazione necessaria allo sviluppo e alla crescita

di Silvia Paparo

L’Italia si trova in una condizione di svantaggio competitivo rispetto all’Europa anche a causa degli oneri burocratici, che gravano sulle imprese. La semplificazione è una riforma “a costo zero”, che permettano di liberare risorse per la crescita. È illusoria la ricerca di “norme annuncio” che permettano di azzerare d’incanto i costi della burocrazia. Non ci sono alternative a un duro e tenace lavoro per semplificare in modo sistematico le procedure e ridurne i tempi. I fattori chiave per il successo di una strategia di semplificazione sono la mobilitazione di tutti gli attori istituzionali, il coinvolgimento degli stakeholders e l’attenzione al risultato.

La ricerca

La best practice italiana nella lotta al fumo

di Giuseppe Roma

Da quanto emerso in una recente ricerca svolta dalla Fondazione Censis, l’Italia risulta essere un paese virtuoso in quanto a regolazione del commercio dei tabacchi. Il graduale innalzamento dei prezzi e il divieto di fumo nei luoghi pubblici non hanno provocato ostilità nei cittadini, fumatori e non. Per queste ragioni, prima di imporre misure drastiche e “prezzi shock”, l’Unione europea dovrebbe tenere nella giusta considerazione l’esperienza italiana.

Le idee

Perché vincono i partiti islamisti

di Renzo Guolo

A distanza di mesi dalla cosiddetta “primavera araba” e risultati elettorali alla mano è lecito chiedersi quali siano le ragioni del trionfo dei partiti islamisti. Il consenso popolare di cui godono è ampio e sembra crescere rapidamente; dove porterà questo nuovo ciclo politico?

Dizionario civile

Criminalità

di Andrea Di Nicola

La criminologia nel tempo ha studiato diverse forme di criminalità e le loro cause: criminalità appropriativa, violenta, a sfondo sessuale, urbana, economica (o del “colletto bianco”), informatica, organizzata, contro l’umanità.

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