Negli ultimi quindici anni, alla crescente qualità delle attività e dei servizi offerti dagli istituti culturali è corrisposta una sempre minore disponibilità di fondi pubblici. Alle istituzioni viene chiesto di non appoggiarsi ai soli finanziamenti statali. Attrarre finanziamenti privati però non dipende tanto dalla qualità delle attività svolte, quanto da politiche fiscali che rendano “conveniente” per le imprese e per i cittadini investire in cultura.
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