La globalizzazione è stato uno dei principali motivi per i quali la socialdemocrazia europea non è riuscita a sfondare il muro dei confini nazionali. I socialdemocratici sono infatti stati per lo più spettatori passivi, soltanto occasionalmente critici, di quel processo. Ma non solo. La frammentazione interna degli stessi partiti di sinistra, e la loro incapacità di elaborare programmi di riforma economica solidi e concreti, in grado di stare al passo con le grandi trasformazioni mondiali, hanno contribuito ad alimentare la scarsa fiducia dei cittadini verso i socialdemocratici. Eppure, secondo Olaf Cramme, direttore di Policy Network, un risveglio della socialdemocrazia europea ed europeista è possibile. Questo è il momento di scegliere se rimanere tuttora ancorati ad un anacronistico “socialismo in un solo paese” o sfruttare il necessario rilancio dell’integrazione europea per giocare di nuovo un ruolo da protagonisti dell’agenda politica continentale.
Scarica tutto il documento: The power of European integration: Social democracy in search of a purpose
This paper will appear as a chapter in O. Cramme and P. Diamond (eds), After the Third Way: The Future of Social Democracy in Europe (I.B.Tauris, forthcoming 2012)
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Foto di VinceBM