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Le profonde radici sociali della violenza contro le donne in India

In India i processi di modernizzazione sociale e di emancipazione femminile stanno gradualmente prendendo piede, soprattutto nelle classi medio-alte più istruite. Ma gli abusi e le violenze contro le donne dilagano (in Uttar Pradesh sono in media dieci al giorno) e sono espressione di antagonismi sociali ancora prevalenti soprattutto nelle zone rurali e fra le caste più svantaggiate.

Un ruolo per le donne oltre gli stereotipi

La parità dovrebbe essere un interesse generale, diffuso nella società quale traguardo economico prima che politico o culturale. Ormai dovremmo saperlo tutti, o vogliamo continuare a far finta di nulla?

Per un Italicum più rosa

Smentendo le attese, l’Italicum rischia di non consentire la parità di genere tra gli eletti della prossima legislatura. Tre diversi emendamenti sono stati presentati da parlamentari unite oltre le apparenze di partito per modificare la proposta di legge e rafforzare, garantendo una adeguata presenza femminile, la rappresentatività del Parlamento.

Quale ruolo per le donne?

Un ruolo importante nelle rivoluzioni della Primavera araba è stato svolto dalle donne, che ora stanno lottando, nei Parlamenti nazionali, affi nché vengano riconosciuti, oltre al principio di parità di genere, i più ampi e fondamentali diritti civili degli individui. È quanto, ad esempio, sta avvenendo in Marocco.

La rappresentazione del corpo e della femminilità nella cultura araba

Lo sguardo occidentale sulla figura della donna nei paesi arabi ruota attorno allo stereotipo del sesso debole, vittima silenziosa e sottomessa. Dalla letteratura femminile araba emerge invece che il corpo da simbolo dell’oppressione si è trasformato in punto di partenza di una nuova consapevolezza delle donne.

Corpo e genere dell’immagine nella letteratura contemporanea

Nella pervasività incontrastata dell’immagine che domina la nostra società almeno da cinquant’anni, si consuma costantemente una duplice aggressione: al corpo e alla parola. Attraverso alcuni snodi della narrativa del secondo Novecento, si verifica in che modo la letteratura attesti la dissoluzione della forma simbolica del corpo femminile, a favore della discontinuità e del frammento: contro l’immagine reificata, si afferma un problematico discorso del corpo, ormai oltre il genere.

Donna, moglie, madre, oggetto di piacere

Nel tempo il ruolo attribuito dalla società al genere femminile è cambiato solo in parte. Se trent’anni fa una donna era tale in virtù del suo essere moglie e madre, oggi è la sua sensualità a definirla: un oggetto sessuale e decorativo. Eppure, sono molte le donne che si sono ribellate; perché subire non è un destino immutabile.

Il populismo, la democrazia e il femminile addomesticato

Nella società dello spettacolo il corpo delle donne è merce di scambio ed elemento rassicurante per l’identità maschile. Con la complicità del mondo femminile, il “populismo mediatico” degli ultimi vent’anni ha intrappolato la donna nel suo atavico ruolo di oggetto di piacere. È lecito allora chiedersi: come mai la lunga storia di lotte e di consapevolezza è stata cancellata nello spazio di uno spot?

Le pietre e l’arco

Si potrebbe partire da Garibaldi, come di prammatica. Per gettare luce sul presente, scrutare le mille facce di quell’eroica spedizione, in bilico tra messaggi di libertà e rivolte contadine soffocate nel sangue, tra slancio unitario e dono di terre colonizzate a un re sabaudo. O fare un salto di un altro centinaio d’anni, per interrogarsi su una spedizione un po’ più vicina, che nel 1972 fece scendere a Reggio Calabria i lavoratori di tutta Italia, a gridare «Nord, Sud, uniti nella lotta».

13 febbraio 2011: la mobilitazione popolare guidata dalle donne

Domenica 13 è accaduto qualcosa che in Italia non si era mai visto. Mai infatti era accaduto che contemporaneamente si riempissero le piazze di 220 città grandi, piccole, medie, da Nord a Sud e che in 32 capitali o metropoli del mondo manifestassero le comunità italiane. Ma è ancora più notevole che questa grande mobilitazione popolare, ripeto popolare, sia stata ispirata e diretta da donne. | di Francesca Izzo

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