insegna Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Napoli “Parthenope”.
È auspicabile una riforma del bicameralismo italiano? La risposta positiva è strettamente connessa al a funzione di bilanciamento che le seconde camere riescono a svolgere allorché il sistema dei partiti tende ad assumere forme asimmetriche (presentando cioè la progressiva formazione di partiti regionali). Dopo aver mostrato i fattori di ordine costituzionale condizionanti il funzionamento delle seconde camere, si evidenzia che sul processo di riforma influisce in maniera decisiva la questione, tutta italiana, della rappresentanza, nella seconda Camera, degli enti locali.
Nella scelta italiana a favore dello Stato regionale e ora a favore del federalismo un ruolo determinante ha avuto il sistema politico. Nel nostro paese, infatti, il processo federale, svolto per dissociazione, è stato in gran parte governato o in qualche misura condizionato dai partiti. Negli anni Settanta e nel corso degli anni Novanta il sistema dei partiti ha utilizzato la “periferia” per rivitalizzare se stesso o, comunque, per “delocalizzare” la crisi che lo avvolgeva.