I quaderni - Italianieuropei

A chi serve l’intelligenza artificiale

di Daniela Tafani - 15/01/2024

1.Nella famiglia di tecnologie denominata “intelligenza artificiale” – volta a realizzare strumenti in grado di eseguire compiti normalmente associati all’intelligenza umana – l’originario approccio simbolico, che deriva dalla logica e procede attraverso la manipolazione di simboli, non consente di trattare funzioni, quali il riconoscimento delle immagini, delle quali non siamo in grado di esplicitare le regole, enumerando esaustivamente i fattori di volta in volta rilevanti (nessuno di noi, ad esempio, è in grado di elencare le caratteristiche che ci consentono di distinguere un cane da un gatto, malgrado abbiamo imparato facilmente a farlo, fin da bambini, in modo istantaneo e infallibile).

Social food, foodies e altri fenomeni intorno al digital food

Il food è un fenomeno ampio e articolato, che sta attirando molti investimenti e l’attenzione di professionisti per lo sviluppo e l’applicazione di nuovi modelli e concetti di servizio. In questo scenario, il digitale ha un ruolo centrale nella condivisione dell’esperienza degli utenti, rafforzando il principio di social contenuto naturalmente nel food.

Cibo e nuove tecnologie

Nuove tecnologie come le biotecnologie vegetali e animali e le nanotecnologie destano enorme attenzione e interesse, non solo nel mondo scientifico. Nonostante la consapevolezza degli indiscutibili vantaggi di queste applicazioni, è importante analizzare con onestà intellettuale e spirito critico anche le possibili implicazioni del loro utilizzo sulla salute. È necessario approfondire tali tematiche alla luce delle più recenti evidenze scientifiche riguardanti la commercializzazione e il consumo di OGM e l’uso di nanoparticelle negli alimenti, considerando i nuovi approcci concettuali e metodologici allo studio dell’interazione tra alimenti e uomo.

Il tempo dello smartphone

Con l’arrivo dello smartphone lo spazio non è più un fattore di rallentamento del tempo: sintetizzando telefonino e computer, esso ci consente di comunicare a qualsiasi ora del giorno e della notte, ovunque nel mondo. C’è però un aspetto del “tempo breve” che continua ad accelerare e a pervaderci: la multifunzionalità cui viene obbligata la nostra mente, e la conseguente dissociazione dell’attenzione, sfocia in una superficialità dilagante che diventa un tratto distintivo del nostro tempo.

Scuola e nuove tecnologie

Il corretto impiego delle tecnologie, integrate da specifiche condizioni di contorno, può consentire il potenziamento dello spazio fisico dell’aula scolastica, creando ambienti ibridi naturali/artificiali che rispondano meglio alle specifiche esigenze dei processi d’insegnamento e di apprendimento. Lo scopo è quello di disporre uno sfondo cognitivo a partire dal quale si possa più agevolmente pervenire a un chiaro inquadramento dei problemi da affrontare, acquisendo inoltre tutti gli strumenti necessari per risolverli.

Piagnistei. Sull’educazione, la globalizzazione, le tecnologie

Preminenza della formazione tecnico-scientifica su quella umanistica, disagio di fronte alle nuove tecnologie, marginalità dei classici: il mondo sembra sempre più refrattario al genere di educazione che le discipline umanistiche, storicamente, hanno mediato e difeso. Ma la battaglia non è affatto perduta: per avere qualche chance, però, è necessaria una certa dose di senso della realtà e di pragmatismo.

La cultura digitale aggiorna la politica

Le spinte al cambiamento che dal 2008 interessano diverse zone del mondo, dall’America di Obama al Nord Africa in rivolta, sino alla Grecia e alla Spagna “indignata”, sembrano essere giunte ora anche in Italia. I giovani non sono più disposti ad aspettare e la politica deve sempre più fare i conti con la comunicazione interattiva del web 2.0. Il potere istituzionale deve allora imparare a dare voce a queste rinnovate esigenze di aggregazione e confronto.

International Summer School di Filosofia e Politica - 2011 - Seconda sessione: Rocco Ronchi

Capaccio (SA), 5 - 8 maggio 2011 | Quarta edizione dell'International Summer School di Filosofia e Politica dedicata a “I fondamenti culturali della democrazia” . Seconda sessione: Cultura, scienza e oggetto tecnico. Ne discutono: Mauro Ceruti, Jelica Sumic Riha, Rocco Ronchi. Coordina: Davide Tarizzo.

International Summer School di Filosofia e Politica - 2011 - Seconda sessione: Jelica Sumic Riha

Capaccio (SA), 5 - 8 maggio 2011 | Quarta edizione dell'International Summer School di Filosofia e Politica dedicata a “I fondamenti culturali della democrazia” . Seconda sessione: Cultura, scienza e oggetto tecnico. Ne discutono: Mauro Ceruti, Jelica Sumic Riha, Rocco Ronchi. Coordina: Davide Tarizzo.

International Summer School di Filosofia e Politica - 2011 - Seconda sessione: Mauro Ceruti

Capaccio (SA), 5 - 8 maggio 2011 | Quarta edizione dell'International Summer School di Filosofia e Politica dedicata a “I fondamenti culturali della democrazia” . Seconda sessione: Cultura, scienza e oggetto tecnico. Ne discutono: Mauro Ceruti, Jelica Sumic Riha, Rocco Ronchi. Coordina: Davide Tarizzo.

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