I quaderni - Italianieuropei

Start up: il futuro dell’innovazione brained in Italy

Nel confronto con la realtà americana e con le migliori esperienze europee, le start up italiane mostrano risultati sorprendenti: un elevato grado di maturità e molte manifestazioni di interesse verso i progetti sviluppati. Tante però sono anche le difficoltà con cui devono fare i conti, soprattutto nella fase di exit.

Ricerca e innovazione dalle "politiche di genere" al "genere della politica"

Il dibattito italiano, e in parte anche europeo, in materia di politiche per la ricerca e l’innovazione si incentra sulle caratteristiche specifiche di queste politiche, intese però in senso funzionale e non strutturale. Manca una riflessione su come tali interventi si collochino in una visione più ampia che riguardi tanto l’oggi quanto il domani e la sua costruzione. Senza questa riflessione a monte, gli interventi fatti, sebbene corretti nelle premesse, rischiano di generare un quadro frammentato e incoerente e, dunque, incapace di dare alcun risultato in grado di mutare il quadro strutturale.

Politiche per l’innovazione: le Regioni meridionali nel contesto europeo

Per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Strategia Europa 2020, l’Italia deve mettere in atto politiche di sostegno all’innovazione regionale, soprattutto nel Meridione. La performance innovativa del Sud italiano, infatti, negli ultimi anni è stata modesta, penalizzando così lo sviluppo del territorio. Un maggiore investimento in Ricerca e sviluppo è precondizione essenziale per generare una crescita economica durevole.

Una nuova politica industriale per l’Italia

Nell’ultimo decennio le produzioni italiane si sono trovate in significativa difficoltà nel nuovo scenario internazionale; il nostro tradizionale modello di specializzazione può essere migliorato: è tempo di discutere obiettivi, strumenti e caratteristiche di una nuova politica industriale.

The Networks that Make Italy Grow.

The Fondazione Italianieuropei and the Associazione Romano Viviano oragnize from the 10th to the 12th November 2011, in San Casciano in Val di Pesa, the workshop “The Networks that Make Italy Grow. Territories, Energy, Transports and Telecommunications”.

Italia: Cenerentola d’Europa per investimenti in ricerca e sviluppo

Nel nostro paese gli investimenti in ricerca e sviluppo sono decisamente inferiori alla media dell’UE. L’Italia risulta infatti essere un innovatore moderato rispetto al Regno Unito e alla Germania, rischiando così di perdere un’occasione per il rilancio del paese.

Internet: la più grande opportunità per il futuro della nostra industria dei contenuti

Benché abbia fatto passi avanti notevoli, nel nostro paese internet non ha ancora sviluppato tutte le sue potenzialità. Solo con la piena diffusione della banda larga e con un’adeguata politica antipirateria la rete potrà diventare un veicolo di diffusione dei contenuti culturali digitali appetibile sia per il pubblico, sia per i produttori.

L’industria musicale in Italia

A dispetto delle previsioni e delle credenze diffuse, la tecnologia digitale non ha né alleggerito i costi dell’industria musicale, né limitato il suo ruolo di scoperta, sviluppo e promozione di nuovi artisti. Un ruolo che resta fondamentale, soprattutto nel nostro paese, dove il sistema musica rappresenta un settore chiave sia in termini economici che per la sua valenza culturale.

L’editoria del XXI secolo

A più di un decennio dall’inizio del nuovo millennio sono possibili le prime considerazioni sulla tenuta di un comparto alle prese con l’introduzione di nuovi supporti e nuove modalità di vendita, chiamato a innovarsi continuamente per stare al passo con un mercato sempre più internazionale e un pubblico in costante evoluzione. Quali sono oggi, all’inizio del secondo decennio del secolo, gli elementi che caratterizzano il mercato dell’editoria libraria? E come, a partire da questi, possiamo leggere le evoluzioni e i problemi a cui saremo chiamati a rispondere nei prossimi anni?

La musica nell’era del suono elettronico e digitale

L’elettronica applicata al suono ha aperto alla musica frontiere fino a poco tempo fa inimmaginabili. Ora la sfida si sposta su altri campi: come salvaguardare il diritto d’autore, in che modo garantire la conservazione della musica elettronica nel tempo, quale futuro immaginare per un’arte la cui fruizione è sempre più individuale e meno condivisa?
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