Preminenza della formazione tecnico-scientifica su quella umanistica, disagio di fronte alle nuove tecnologie, marginalità dei classici: il mondo sembra sempre più refrattario al genere di educazione che le discipline umanistiche, storicamente, hanno mediato e difeso. Ma la battaglia non è affatto perduta: per avere qualche chance, però, è necessaria una certa dose di senso della realtà e di pragmatismo.
Il dibattito sulla scuola e sull’università, nota Claudio Giunta, manca di concretezza, di materialismo. Ecco quindi alcune considerazioni, molto concrete, su strutture, docenti e studenti.
Se in un’accezione positiva il termine populismo può voler dire difendere valori come l’uguaglianza delle opportunità, la competenza, la mutua collaborazione e il senso comunitario, quanto populiste dovrebbero essere le forze di sinistra? In che misura il divario fra la coscienza popolare esistente e l’ideologia di sinistra può contribuire a spiegare le difficoltà di quest’ultima?
Claudio Giunta commenta il libro di Pierluigi Battista «I conformisti. L’estinzione degli intellettuali d’Italia» (Rizzoli, Milano 2009).