Franco Botta

Franco Botta

insegna Economia dello sviluppo all’Università di Bari

Una modesta proposta contro scelte scandalose

Quando una buona notizia, come quella per cui le aspettative di vita stanno aumentando in Italia e in Europa, non suscita allegria ma sconforto, la situazione è da definirsi davvero paradossale. L’ultimo rapporto sull’invecchiamento della popolazione, presentato dalla Fondazione Pfizer, sottolinea questa tendenza e contemporaneamente racconta che, grazie al progresso della scienza medica e della sanità, si è allungato il tempo in salute che ci toccherà di vivere. In Europa si vive in media 78,2 anni e in salute fino a quasi settant’anni. Se il primo dato spaventa, il secondo viene rimosso dai commentatori, che si limitano a rilevare che l’Europa si riempirà di vecchi che vorranno la pensione, che i soldi non basteranno, che gli Stati resteranno senza denari lasciando i pensionati a bocca asciutta.

 

La questione pugliese. Cinque punti per un dibattito

Una particolare posizione geografica e una via costruita con sapienza hanno consentito agli emiliani di divenire cosmopoliti senza doversi muovere, di rendere la loro regione una delle più dinamiche da un punto di vista economico, e di avere livelli di qualità della vita talmente buoni che da sempre le città e le province emiliane sono ai vertici delle classifiche stilate nel nostro paese. A rendere l’Emilia «facile» – ricorda infatti Edmondo Berselli – sono state in primo luogo la geografia e poi una via consolare. A rendere la Puglia una regione difficile hanno invece contribuito in tanti. L’Italia è una penisola lunga, con una spina dorsale costituita da monti e colline non semplici da attraversare. E la Puglia è in fondo.