dirige gli studi di politica estera e di sicurezza presso il Progressive Policy Institute di Washington
Una contraddizione molto grave incombe sulla guerra che l’America sta muovendo contro il terrorismo. Il presidente Bush ha lanciato questa offensiva in nome della libertà e della democrazia; ciononostante egli insiste nell’intrattenere stretti legami con i governi arabi meno democratici del mondo, come l’Arabia Saudita e l’Egitto. Ma questo doppio criterio, ereditato dalla diplomazia della guerra fredda, rischia di pregiudicare un obiettivo cruciale degli americani: conquistare la fiducia del mondo musulmano.