Paolo Segatti e Hans M. A. Schadee

Paolo Segatti e Hans M. A. Schadee

Hans M.A. Schadee insegna Metodologia della ricerca psicologica all’Università di Milano Bicocca. Paolo Segatti insegna Sociologia politica all’Università di Milano.

All'origine del cattivo funzionamento del bipolarismo italiano

A poco più di dieci anni dai suoi primi passi il bipolarismo all’italiana sembra barcollare sempre di più. Quasi ogni giorno reca con sé qualche segnale delle sue difficoltà di funzionamento. Gli ultimi giorni del 2004 si sono chiusi con lo scontro in seno al centrosinistra. I primi giorni del 2005 si sono aperti con nuove tensioni nel centrodestra. Domani le parti potrebbero nuovamente rovesciarsi. La musica però non cambia, da molto tempo. Il bipolarismo costruito in questi anni è palesemente in difficoltà. Alcuni autorevoli analisti, come Sartori, hanno per tempo e ripetutamente indicato nel nostro sistema elettorale una delle cause delle difficoltà del bipolarismo. I partiti sono «costretti» a stare assieme nella parte maggioritaria della competizione e si dividono in quella proporzionale. Date tali premesse il risultato non può essere che un’andatura barcollante.

 

Quanto ci conviene elettoralmente un Berlusconi demonizzato?

L’interrogativo posto dal titolo suggerisce, per effetto del soggetto chiamato in causa, diversi piani di riflessione e suscita sentimenti inevitabilmente intensi. Qui vorremmo riflettere solo su un aspetto, quello relativo alla convenienza elettorale. Per questo la domanda andrebbe riformulata in un’altra meno coinvolgente, ma forse più utile al ragionamento che vorremo fare. Quali sono gli effetti sugli elettori di una campagna elettorale negativa, una campagna nella quale una parte (o tutte e due) non si limita a promuovere le proprie posizioni politiche e a criticare quelle dell’avversario, ma cerca di mettere in cattiva luce presso gli elettori comportamenti, scelte, tratti della personalità di quest’ultimo, indipendentemente dal fatto che siano effettivamente riprovevoli o meno?