ha insegnato Diritto costituzionale all’Università di Firenze.
Nei diversi dizionari il termine “profugo” ha un significato abbastanza convergente che deriva dalla sua etimologia latina (pro fugere – fuggire via o cercare scampo) e che non è troppo distante dal significato che si ritrova nel linguaggio corrente e atecnico. Si definisce profugo, comunemente, colui che è costretto ad abbandonare la propria terra, il proprio paese, la propria patria, in seguito a eventi bellici o militari, a persecuzioni politiche, religiose, razziali oppure per effetto di calamità naturali. Il profugo per antonomasia dell’antichità è stato Enea e questo riferimento già definisce il perimetro essenziale della parola.