Discutere di infrastrutture significa porre al centro dell’attenzione i beni della collettività, veicolo di cittadinanza e di modernizzazione
di un paese. Solo un ritorno alla concretezza e all’economia reale potrà aiutarci a superare la crisi e a trovare stabilità nel nuovo mondo globale; solo un’opera di “ricostruzione” e “integrazione” potrà avviarci verso un cammino di crescita.
Il Sud soffre da sempre la carenza di un sistema di trasporto di merci e passeggeri efficiente. Le reti autostradali, stradali e ferroviarie versano in condizioni a dir poco disastrose, mentre il trasporto aereo compensa solo in parte queste mancanze, con servizi poco frequenti e collegamenti fra città e aeroporti perlopiù assenti. Va tutelato il diritto di tutti i cittadini alla mobilità e all’accesso ai servizi essenziali, ai mercati e alle informazioni; ed è per questo che un piano per le infrastrutture nel Mezzogiorno non può più essere rinviato.
The Fondazione Italianieuropei and the Associazione Romano Viviano oragnize from the 10th to the 12th November 2011, in San Casciano in Val di Pesa, the workshop “The Networks that Make Italy Grow. Territories, Energy, Transports and Telecommunications”.
Quanta energia rinnovabile ci sarà nel nostro futuro? Fino ad alcuni decenni fa una risposta decisamente positiva a questo interrogativo sarebbe stata appannaggio solo di pochi ottimisti sognatori, guardati con sufficienza da policy makers impegnati a competere per conquistarsi un accesso sicuro e a basso costo alle fonti fossili di energia.
Le amministrazioni locali hanno un ruolo cruciale nella promozione delle energie rinnovabili. Trattandosi del livello di governo più prossimo ai cittadini, quanto attuato sul piano locale costituisce un modello immediato per diffondere le esperienze positive, per ideare le normative locali e gli incentivi finanziari, per elaborare una progettazione coerente e, soprattutto, per promuovere un approccio nuovo e coinvolgere direttamente i soggetti interessati e i cittadini nella costruzione di un futuro ecosostenibile.
La questione della connessione alla rete elettrica nazionale è spesso annoverata fra i problemi legati allo sviluppo della produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Ma quali sono effettivamente i passaggi cruciali dell’iter di connessione e le problematiche del processo autorizzativo ad esso relativo? E come si intende intervenire per potenziare la rete di trasmissione in virtù della precedenza di immissione in rete che alla produzione da fonti rinnovabili viene riconosciuta?
Le smart grids, ovvero le reti intelligenti, avranno un ruolo essenziale nel garantire la continuità dell’apporto di energia prodotta da fonti rinnovabili al soddisfacimento del fabbisogno energetico complessivo, e consentiranno anche di realizzare forme di generazione distribuita, ossia la produzione di energia elettrica da parte di unità di piccole dimensioni localizzate in più punti del territorio.