Costituzione italiana

Written by Ugo De Siervo Tuesday, 30 August 2016 12:32 Print

La nostra Costituzione, analogamente a quella di molti paesi dell’Eu­ropa continentale, risente di alcune scelte fondamentali operate in vari paesi nelle fasi costituenti successive alla seconda guerra mon­diale, allorché si dovette rivisitare a fondo il precedente costituzio­nalismo liberaldemocratico. Già nei decenni precedenti alcuni paesi democratici avevano cominciato a modificare l’originario costituzio­nalismo, man mano che si affermava il faticoso processo di demo­cratizzazione e di mutamento degli originari Stati liberali. Se, infatti, le vecchie carte costituzionali degli Stati del primo liberalismo (fra cui era lo Statuto albertino) erano funzionali all’egemonia di ridot­ti gruppi dirigenti, largamente insensibili alle esigenze egualitarie, e pertanto l’assetto dei poteri era assai sommario ed erano carenti le stesse tutele di molte situazioni soggettive, le successive faticose tra­sformazioni di alcuni Stati liberali avevano prodotto l’accrescimento notevole della partecipazione popolare e resi più complessi i circuiti decisionali, ma anche fatto emergere un progressivo gigantismo degli apparati burocratici e della finanza pubblica in relazione alle prime espansioni degli interventi pubblici nel sociale e nell’economia.

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