Mentre la rivoluzione digitale cambiava radicalmente le dinamiche del lavoro, delle relazioni sociali ed economiche, le routine cognitive e i comportamenti di individui e organizzazioni, la crisi delle finanze dello Stato imponeva alla macchina pubblica italiana non una coraggiosa riforma strutturale fatta nel segno dell’innovazione e dell’efficienza ma, in un quadro di sostanziale consolidamento dello status quo, infausti tagli lineari e il blocco del turn over e degli investimenti. Il pubblico impiego arriva perciò oggi fortemente impreparato alla sfida di una PA adatta ai tempi. Di che tipo di impiegati e dirigenti avremmo invece bisogno?