è segretario generale dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani.
La Corte europea per i diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per i fatti di Genova del 2001 e ha contestato l’inadeguatezza della legislazione italiana rispetto al reato di tortura. L’approvazione, da parte della Camera, di un disegno di legge che ne prevede l’inserimento nel nostro codice penale è un passo nella giusta direzione, ma presenta delle lacune gravi nella definizione della fattispecie di reato.
Alla fine di agosto il commissario europeo agli affari interni Malmström ha annunciato il maggiore coinvolgimento dell’UE nella lotta alla tratta degli esseri umani e all’immigrazione irregolare. Si tratta da parte dell’Europa di un passo ancora insufficiente di fronte alla sfida umanitaria che ci troviamo ad affrontare nel Mar Mediterraneo e alla gestione dei rifugiati.
Con una sentenza storica pubblicata il 26 giugno 2012, la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha messo la parola fine alla drammatica vicenda dei “cancellati”, condannando in via definitiva il governo sloveno per la violazione dei diritti dei cittadini della ex Jugoslavia che, a seguito della dichiarazione di indipendenza della Slovenia nel 1991, erano stati cancellati illegalmente dai registri dei residenti permanenti e avevano così perso qualsiasi status giuridico.
L’Italia è il secondo paese al mondo per necessità strutturale di immigrazione, tuttavia è solo al 17° posto per capacità di attrazione. Ciò significa che è necessario intervenire sulla qualità dell’immigrazione, cercando di attirare sempre più immigrati qualificati.
Puoi acquistare il numero 1/2024
Dove va l'Europa? | L'approssimarsi del voto per il rinnovo del Parlamento europeo impone una riflessione sulle proposte su cui i partiti e le famiglie politiche europee si confronteranno | Leggi tutto