Teodoro Andreadis Synghellakis

Teodoro Andreadis Synghellakis

è corrispondente della radiotelevisione greca Alpha e dell’agenzia stampa Athens and Macedonian News Agency.

Le sfide di Syriza e le grandi difficoltà dei socialisti greci

La situazione politica in cui la Grecia è venuta a trovarsi a seguito della crisi economica profonda che ha colpito tutto il paese a cominciare dal 2009 appare quanto mai confusa. La lotta politica, se si escludono talune vivaci iniziative di rilancio a opera di leader come Fofi Jennimatà, che guida il raggruppamento socialista del PASOK, sembra sempre più incerta. Non solo formazioni storiche quali appunto il PASOK – e altre ancora anche nell’area opposta – appaiono in affanno, ma anche gli altri schieramenti, soprattutto quelli di nuovo conio come SYRIZA, costituitosi nell’interregno tra la crisi e l’irruzione della Troika sullo scenario, non se la passano meglio.

Il referendum greco rafforza il logos della politica

Il referendum in Grecia di domenica scorsa non è stato, come da più parti si è voluto descriverlo, una scelta fra euro e dracma. Si è trattato piuttosto di un’occasione per riportare il dibattito su un piano politico, riconoscere il fallimento delle politiche di austerità e costringere la socialdemocrazia europea a prendere posizione.

In attesa dell’accordo sulla Grecia, la volontà politica è più che mai necessaria

Continua il braccio di ferro tra il governo Tsipras e i creditori della Grecia per giungere a un accordo che possa essere accettabile per il Parlamento ellenico, al fine di evitare nuove elezioni, e che allenti quella morsa di rigore in cui il paese e incastrato ormai da cinque anni.

SYRIZA sfida l’Europa

Le scorse elezioni legislative in Grecia hanno prodotto un risultato eccezionale: la vittoria di SYRIZA – una formazione politica che non si riconosce né nel PSE né nel PPE – in un contesto di drammatica crisi economica. Il partito di Tsipras, aprendosi a un dialogo fruttuoso con i manifestanti di piazza Syntagma, ha cercato di elaborare proposte alternative alla ricetta neoliberista imposta dalla Troika, mettendo in discussione l’immodificabilità dello status quo esistente in Europa. L’ascesa di SYRIZA è avvenuta contestualmente ad altri decisivi mutamenti del panorama politico greco, fra i quali il declino dello storico partito socialista ellenico, il PASOK, colpevole di non aver saputo marcare le proprie differenze dal partito di centrodestra Nuova Democrazia, e il relativo successo elettorale ottenuto dal neonazista Alba Dorata.

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