Lo scorso agosto la polizia sudafricana ha aperto il fuoco contro dei minatori in sciopero, uccidendo trentasei persone. Non si tratta di un incidente isolato: la crescente violenza costituisce un’inevitabile conseguenza delle sempre maggiori diseguaglianze del paese. Il Sudafrica è, infatti, uno dei paesi con il più alto tasso di povertà del mondo e, a diciotto anni dalla fine dell’apartheid, il governo democratico non è ancora riuscito a produrre le necessarie trasformazioni sociali.
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