Nicla Vassallo

Nicla Vassallo

insegna Filosofia teoretica all’Università di Genova.

La conoscenza che vale

Aspiriamo con costanza al sapere. Gli esseri umani dispongono di una conoscenza proposizionale, sconfinata, progredita e ricercata, e l’idea di perderla causa timore. Come insegna la filosofia, conoscere è una “questione di vita”, costituisce la fonte della nostra “umanità”.

Il futuro nella dissidenza sessuale

Mentre ce ne stiamo mollemente accovacciati sui nostri divani, di fronte alle nostre televisioni, a imbeverci di qualche ennesimo tabù sugli “stranieri”, concentrati su e al contempo distratti da un Mediterraneo che non unisce, bensì divide, ci accontentiamo di quanto viene raccontato, dimenticandoci, a tratti, di qualche altro luogo...

Qui gladio ferit gladio perit

Nicla Vassallo risponde alle riflessioni di Francesca Izzo sul suo articolo Donne-madonne, donne-maddalene, apparso sul n. 3/2010 di “Italianieuropei”.

Donne-madonne, donne-maddalene

Discutere di Chiesa e condizione femminile significa interrogarsi su come la Chiesa percepisca la differenza sessuale, il rapporto degli esseri umani con il proprio corpo, le molteplici modalità in cui può essere declinata la femminilità e che solo parzialmente possono essere ricondotte agli stereotipi della donna-madonna e della donna-maddalena – o della donna-Ipazia, nei rari casi in cui è concesso farvi ricorso. Quanti modi di essere donna, e quanti modi di essere Chiesa si stagliano all’orizzonte del nostro futuro?

Donne senza "la" donna?

«Non dobbiamo mai smettere di pensare: che ‘civiltà’ è que­sta in cui ci troviamo a vivere?». La domanda che Virginia Woolf solleva nel 1938 ci riguarda, dopo oltre settant’an­ni, per più di una ragione. Ciò che preme qui mostrare è che essa necessita (tra l’altro) di risposte filosofiche cogen­ti, quando affrontiamo i concetti di sesso e genere in una “civiltà” prodiga di prove d’inciviltà: smettere di pensare potrebbe tramutare una civiltà in un coacervo di patologica disumanità.